martedì 1 settembre 2009

Laura Betti



LAURA BETTI (attrice)
Nome d’arte della bolognese Laura Trombetti. Iniziò la carriera artistica come cantante jazz e, dopo aver lavorato nel cabaret con Walter Chiari e in un recital di canzoni tratte da scritti di autori come Buzzati, Calvino, Fortini, esordì in teatro nel 1955, diretta da Luchino Visconti nel Crogiuolo di Arthur Miller, cui seguirono spettacoli come il Cid di Corneille e I sette peccati capitali di Brecht e Weill.
Attrice sanguigna, dal timbro di voce roco e inconfondibile, esordì al cinema nella Dolce vita (1960) di Federico Fellini; altre sue interpretazioni furono Nel nome del padre (1972), Sbatti il mostro in prima pagina (1972) e Il gabbiano (1977), riduzione televisiva dell’omonima opera di Čechov, diretti da Marco Bellocchio, Allonsanfan (1974) di Paolo e Vittorio Taviani, Vizi privati, pubbliche virtù (1975) di Miklós Jancsó, Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci, Il grande cocomero (1993) di Francesca Archibugi, Un eroe borghese (1995) di Michele Placido, A mia sorella! (2001) di Catherine Breillat, La felicità non costa niente (2003) di Mimmo Calopresti.
Legata da profonda amicizia a Pier Paolo Pasolini, fu da lui diretta in alcuni film, tra cui Teorema (1968), che le valse la Coppa Volpi come miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1996 allestì il recital di poesie e testi Una disperata vitalità e nel 2001 diresse il film Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno, appassionato e commovente ritratto del poeta, scrittore e regista, in cui testimonianze di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo vengono affiancate a un ampio materiale d’archivio.


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