venerdì 7 agosto 2015

XI Premio nazionale Virginia Reiter
III Premio Giuseppe Bertolucci
V Festival Virginia Reiter. Il lavoro dell’attrice
Direzione artistica di Laura Marinoni

Comunicato stampa
L’eredità contemporanea di Virginia Reiter

Il V Festival Virginia Reiter apre venerdì 18 settembre con la mostra
Memoria del possibile. Irraggiamenti da un costume di Virginia Reiter,
a cura di Francesca e Roberta Vecchi, in collaborazione con Festival della Filosofia

Tra gli ospiti in cartellone al Festival 2015, Maria Paiato in un monologo di Francesco Permunian per la regia di Giulio Costa e Maria Pilar Pérez Aspa in uno spettacolo dedicato a Margherite Duras, Debora Zuin, Marta Cuscunà, premiate al “Virginia Reiter”, oltre a Rigo Righetti e Stefano Ricci

Il 26 settembre al Teatro Storchi, l’XI Premio Virginia Reiter sarà consegnato da Laura Marinoni

Modena, Teatro Storchi e suo Ridotto “Virginia Reiter”, Teatro Drama
Dal 18 al 26 settembre 2015

            Modena, 2 settembre 2015 – E con la mostra Memoria del possibile. Irraggiamenti da un costume di Virginia Reiter, a cura delle costume designer Francesca Roberta Vecchi che s’apre quest’anno il programma d’iniziative intitolate a Virginia Reiter, venerdì 18 settembre nel Ridotto Virginia Reiter del Teatro Storchi di Modena; “ca’ so’” (casa sua, ndr), secondo i modenesi che ancora serbano il ricordo, o lo tramandano, della grande attrice vissuta tra Otto e Novecento. Realizzata in collaborazione tra Associazione Virginia Reiter e Festival della filosofia, la mostra che ha il suo fulcro in un abito di scena originale di Virginia Reiter costituirà un ponte concettuale e temporale tra le due manifestazioni, anticipando di alcuni giorni l’apertura del Festival (giovedì 24). L’esposizione di costumi sarà corredata da sette arazzi di Stefano Ricci, dal titolo Avvistamenti, e punteggiata domenica 20 settembre alle 19,30, da una performance live di Ricci con il bassista Antonio “Rigo” Righetti, Atto unico 125, a celebrazione dell’universo teatrale femminile.

Il V Festival Virginia Reiter. Il lavoro dell’attrice ideato da Giuseppe Bertolucci, e l’XI Premio teatrale nazionale Virginia Reiter, con la direzione artistica di Laura Marinoni, aprono così le celebrazioni del ventennale dalla fondazione del Premio assegnato alle attrici di teatro emergenti dai massimi esperti del settore, tra cui i critici Rodolfo Di Giammarco, Maria Grazia Gregori, Gianfranco Capitta e da Ennio Chiodi e Sergio Zavoli, e dal 2013 arricchitosi di un corrispettivo europeo, il Premio Giuseppe Bertolucci. Premiate dal 1997 al 2014, Manuela Mandracchia, Laura Pasetti, Federica Bonani, Debora Zuin, Maria Pilar Perez Aspa, Francesca Ciocchetti, Anna Della Rosa e Caterina Simonelli, Lucrezia Guidoni, Licia Lanera, Eva Triskauskaite e Katarina Schuettler. figurano oggi nei cartelloni delle migliori produzioni teatrali europee.

L’edizione 2015 del Festival presenterà, dal 18 al 26 settembre, una fitta agenda d’interventi d’alcune delle più importanti attrici d’oggi come Maria Paiato che, a inaugurazione del Festival giovedì 24 settembre, debutterà al Teatro Drama di Modena nel monologo Il compleanno di Francesco Permunian, per la regia di Giulio Costa, una coproduzione tra Associazione Virginia Reiter e Ferrara OFF. Seguiranno, venerdì 25, Maria Pilar Pérez Aspa ne L’età proibita, spettacolo ispirato alla figura  e alla vita di Margherite Duras scritto dall’attrice basca assieme a Roberto Festa, e le lectio magistralis d’altre premiate delle passate edizioni del Virginia Reiter, ormai approdate ad una carriera internazionale, tra cui Debora Zuin e Marta Cuscunà. Culmine della manifestazione, sabato 26, sul palco del Teatro Storchi, alle ore 21.00, la cerimonia di consegna dell’XI Premio under 35 e del Premio alla carriera Virginia Reiter e del III Premio Bertolucci, direttamente dalle mani della direttrice artistica Laura Marinoni.

La mostra Memoria del possibile. Irraggiamenti da un costume di Virginia Reiter ai costumi originali progettati per il cinema da Francesca e Roberta Vecchi ha il suo fulcro nel bianco abito di scena indossato da Virginia Reiter in Madame Sans-Gene di Victorien Sardou, gentilmente concesso dal Museo Teatrale Burcardo della Siae, suo cavallo di battaglia. Sarà circondato a raggiera da installazioni di costumi progettati per il cinema da Francesca e Roberta Vecchi che raccontano una visione del costume design che si definisce quale progettazione di “un atto contemporaneo sulla memoria”.



VIRGINIA REITER

Virginia Reiter (1862-1937), dotata di una voce melodiosa, “di un metallo puro", con "velature delicate e inesauribile varietà di ritmi" (dal Piccolo Faust, 30 luglio 1913)e di grande espressività, capace di entrare in comunicazione con il pubblico anche grazie alla sua affascinante femminilità, fu dedita all’arte soltanto, per tutta la sua vita. Si ritirò solo nel 1915, affinché il suo pubblico serbasse di lei “un ricordo non offuscato da nessuna nube”.Adorata dal pubblico, amata da intellettuali come Marco Praga e Guido da Verona, dalla Città di Modena, Virginia si distingueva non solo per l’espressività infusa nelle sue interpretazioni ma per la sua versatilità, che le consentiva di passare con pari intensità dalla pochade alla tragedia.

Tanto si richiede a un’attrice oggi, le cui aspirazioni, spesso, non si limitano alla sfera teatrale, ma anche cinematografiche e televisive. In quest’ottica, l’Associazione Virginia Reiter, nata per volontà dei discendenti, e la Città di Modena da 1997 promuovono il Premio Virginia Reiter, attribuito con cadenza biennale sino al 2014, e da allora annualmente, da una giuria composta dai massimi esperti di teatro italiani (composta da Rodolfo Di Giammarco, Maria Grazia Gregori, Gianfranco Capitta, Ennio Chiodi e presieduta da Sergio Zavoli) a una giovane attrice che si sia distinta, a livello nazionale, per originalità e bravura. Manuela Mandracchia, Laura Pasetti, Federica Bonani, Debora Zuin, Maria Pilar Perez Aspa, Francesca Ciocchetti, Anna Della Rosa e Caterina Simonelli, Lucrezia Guidoni, Licia Lanera premiate dal 1997 al 2014, assieme a Eva Triskauskaite e Katarina Schuettler, le due prime vincitrici del Premio europeo Giuseppe Bertolucci figurano oggi, stabilmente, nei cartelloni delle migliori produzioni teatrali internazionali.

Il premio, realizzato dal 2014 in collaborazione con il Teatro di Roma, è inoltre affiancato, dal 2007, dal Festival Virginia Reiter, ideato da Giuseppe Bertolucci e dedicato al “lavoro dell’attrice”, che coinvolge tutto il mondo teatrale nazionale, e vede alternarsi sulla scena le più grandi donne – in particolare, ma non solo - del teatro italiano, in qualità di protagoniste, autrici, ospiti d’onore, o destinatarie dei Premi alla Carriera. Tra queste, Lidia Ravera (direttrice artistica negli anni 2007 - 2011), Adriana Asti, Alda Merini, Maria Mulas, Giuliana Lojodice, Anna Maria Guarnieri, Margherita Buy, Serena Sinigaglia, Licia Maglietta, Lella Costa, Maddalena Crippa, Angela Finocchiaro, Lucia Poli, Ottavia Piccolo (direttrice artistica 2013), Sonia Bergamasco, e la nuova direttrice artistica Laura Marinoni e molte altre ancora.     


Comunicato stampa



Laura Marinoni è la nuova direttrice artistica del Virginia Reiter

Modena-Roma, 5 giugno 2015 - Laura Marinoni è la nuova direttrice artistica del Premio Virginia Reiter. Il lavoro dell’attrice, che giunge nel 2015 alla sua dodicesima edizione.


L’attrice in scena martedì 16 giugno al Teatro Argentina in L’amore ai tempi del colera (Canti e incanti dal romanzo di Gabriel Garcia Marquez), succede ad Ottavia Piccolo e a Lidia Ravera alla direzione del Premio dedicato alle attrici emergenti (under 35) italiane, che quest’anno celebrerà il ventennale dalla fondazione. La manifestazione, dal 2014 realizzata in collaborazione con Teatro di Roma, è in programma al Teatro Storchi e nelle piazze di Modena il 24, 25 e 26 settembre, e sarà preceduta in anteprima dalla mostra realizzata in collaborazione con il Festival della Filosofia 2015, Virginia Reiter eredita il futuro (dal 18 settembre) a cura delle costumiste Francesca e Roberta Vecchi. Concepito quale coda del Festival della Filosofia di cui prende a prestito il concetto, l'allestimento rielabora il tema dell’eredità partendo dal costume della Reiter in Madame Sans-Gêne di Victorien Sardou per raccontare il cammino compiuto dall’arte della rappresentazione in scena, nel suo passaggio dall’era del teatro a quella del cinema.


http://festivalvirginiareiter.blogspot.it/






Laura Marinoni - biografia

Attrice milanese, debutta giovanissima in tv e si forma all’Accademia "Silvio D'Amico" a Roma. Inizia la carriera teatrale sotto la guida di Patroni Griffi, che la dirigerà, tra l’altro, nella pirandelliana Trilogia del teatro nel teatro (Premio Duse 1989). Si cimenta nella tragedia greca, in Prometeo Incatenato di Eschilo (Premio della Stampa 2002), Andromaca (2011), Edipo Re (2013) al Teatro Greco di Siracusa, nei capolavori classici di Corneille, Shakespeare, Marivaux, Goldoni, moderni, di Cechov, Eliot, Pasolini e Brecht-Weill e negli autori contemporanei, come Palazzeschi, Bigagli, Traverso, Pressburger, Petruzzelli. E stata diretta da Strehler, Castri, Braunschweig, Hermanis, Ronconi (Lolita di Nabokov, Premio Ubu 2001), Latella (Lacrime amare di Petra von Kant di Fassbinder, Premio Duse 2007) e Un tram che si chiama desiderio di T. Williams, Premio Hystrio e Premio Maschere del Teatro 2012). L’Opera da tre soldi le regala successo anche come cantante (Premio Internazionale Flaiano e Veretium 2004). Scrive con Caiani Giuliette, musical per voce sola su testi di Shakespeare e Fellini. Nel 2015 debutta ne L’onorevole di Sciascia, per la regia di E.Vetrano e S. Randisi e nell’‘operita musical per cantattrice e suonatori Amore ai tempi del colera, dal romanzo di García Marquéz, al Teatro Argentina. Nella stagione 2015-16, sarà Fedra per la regia di Andrea De Rosa (ERT) e reciterà ne La Prova, scritto e diretto da Pascal Rambert (Piccolo).