L’Associazione Virginia Reiter, nell’ambito dell’omonimo Festival ideato dal regista Giuseppe Bertolucci nel 2007, organizza una serie di stage in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e con il Comune di Modena: Diana Manea, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Debora Zuin, Elisabetta Pozzi e Francesca Ciocchetti, oltre alla nuova vincitrice del Premio Virginia Reiter 2018 - che verrà nominata la prossima settimana - proporranno giornate di lavoro dedicate. Gli appuntamenti saranno a Modena, in Rua Muro 59, nella sede dell’Associazione.
Lavorare sul ruolo dell’attrice e approfondire l’approccio all'interpretazione di un testo: le Masterclass organizzate nell’ambito del Festival Virginia Reiter dall’omonima associazione culturale e con il Patrocinio e contributo degli Assessorati alle Pari Opportunità e alla Cultura di Comune di Modena e in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione si prefiggono questo obiettivo.
In attesa della XIV edizione del Premio omonimo - che sarà a Roma presso il Teatro Argentina il fine settimana del 13 e 14 ottobre (l’iniziativa da tempo si svolge alternativamente a Modena e Roma) - e che quest’anno vede contendersi la palma Federica Rosellini, Alice Raffaelli, Marianna Fontana e Lucienne Perreca, vengono presentate le Masterclass della fine 2018 e inizio 2019. Come da tradizione tra le docenti protagonisti ci sarà anche la vincitrice, ma a dare il via al calendario di iniziative sarà Diana Manea sabato 27 ottobre. Diplomatasi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, ha partecipato a vari allestimenti di Luca Ronconi e dal 2009 lavora continuativamente con il regista Claudio Longhi e presso la sede dell’Associazione, in Rua Muro 59 - dove si svolgeranno tutti gli appuntamenti - proporrà una Masterclass di approfondimento sul ruolo dell’attrice.
Quello con la Manea è il primo dei diversi appuntamenti stabiliti in collaborazione con la scuola di Emilia Romagna Teatro Fondazione e, tra gli altri, è in predicato anche il privilegio di un pomeriggio di lezione con il direttore Claudio Longhi, in data ancora da definirsi.
Il 10 novembre sarà la volta di Enzo Vetrano e Stefano Randisi che, dalle 11.00 alle 17.00, proporranno un primo incontro di presentazione.
Tra la fine di novembre e i primi di dicembre sarà poi protagonista Francesca Ciocchetti, apprezzata attrice vincitrice del Premio Virginia Reiter nel 2007, che è già stata tra le docenti protagoniste degli stage di formazione proposti nell’ambito del Festival Reiter, così come la direttrice artistica del Premio Laura Marinoni, presente a Modena tra gennaio e febbraio, e Debora Zuin, che presenterà in febbraio la sua proposta.
Sabato 30 marzo avrà poi luogo un incontro preparatorio a cura di Elisabetta Pozzi, mentre a chiudere il ciclo delle Masterclass sarà la futura vincitrice del prestigioso riconoscimento - da più di 20 anni assegnato alla più apprezzata attrice italiana under 35 dell’ultima stagione teatrale - assegnato dalla giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo Di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità), Maurizio Porro e dalla direttrice artistica della manifestazione Laura Marinoni.
Il ciclo di Masterclass organizzate nell’ambito del Festival Virginia Reiter è rivolto ad allievi e aspiranti attori che vogliano cominciare un percorso di avvicinamento al testo, alla costruzione del personaggio, alla creazione di tecniche d'interpretazione. Gli appuntamenti, che prevedono anche una serie di collaborazioni con Cajka Teatro, Drama e altre realtà modenesi, e per cui si consiglia un abbigliamento comodo, richiedono un contributo simbolico (per informazioni e iscrizioni: 3394185406, festivalvirginiareiter@gmail.com).
Diana Manea
Nata a Sondrio nel 1979, frequenta la Scuola del Piccolo Teatro di Milano diplomandosi nel 2002 e subito partecipa a vari allestimenti, tutti con la regia di Luca Ronconi. Partecipa alla prima nazionale di Vaccaria di Ruzante con la regia di G. De Bosio. Ha lavorato inoltre con registi quali Massimo Castri, Peter Stein, Roberto Guicciardini, Pietro Carriglio, Serena Sinigaglia. Ha collaborato con la Compagnia Teatrale “I Guitti” di A. Micheletti e attualmente collabora con la Libera Associazione Teatrale “Gli Incauti”. Dal 2009 lavora continuativamente con il regista Claudio Longhi, prendendo parte a spettacoli quali Io parlo ai perduti di Roberto Barbolini, prodotto da Emilia Romagna Teatro, Sallinger e Voci sorde (prima nazionale) di B. M. Koltès, prodotti dal Teatro di Roma. Nel 2011, sempre per la regia di Claudio Longhi, lavora in La resistibile ascesa di Arturo Ui di B. Brecht, co-produzione Emilia Romagna Teatro-Teatro di Roma, protagonista Umberto Orsini. Negli ultimi anni ha lavorato al progetto Il ratto d’Europa (2013 e 2014, co-produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro di Roma). È inoltre stata formatrice per il progetto di alta formazione artistica, promosso da ERT Fondazione, Accademia Filarmonica di Bologna e CUBEC Accademia di Belcanto di Mirella Freni, Raccontare il territorio: per un’idea di teatro condiviso (2013-2014). Da qualche anno inoltre svolge attività laboratoriali presso il Liceo Scientifico Donegani di Sondrio. Nell’autunno 2014 ha lavorato nella commissione artistica-organizzativa del progetto Beni Comuni Un teatro partecipato, per una cultura condivisa, finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e promosso dal Comune di Carpi in collaborazione con ERT Fondazione e ATER. Nel 2015 e 2016 ha lavorato al progetto (co-prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione Teatro della Toscana) Carissimi Padri... Almanacchi della “Grande Pace” (1900-1915) e preso parte al trittico di spettacoli Istruzioni per non morire in pace. Patrimoni. Rivoluzioni. Teatro, scritto da Paolo Di Paolo. Da gennaio 2017 lavora al progetto di ERT Fondazione Un bel dì saremo. L’azienda è di tutti e serve a tutti.
Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Attori, autori e registi teatrali, lavorano insieme dal 1976. Nel settembre del 2011 hanno vinto il premio Le Maschere del Teatro Italiano con lo spettacolo I Giganti della Montagna per la categoria Miglior spettacolo di prosa e nel 2010 hanno ricevuto il premio Hystrio-Anct per il loro lavoro tra ricerca e tradizione. Del 2007 è il premio ETI – Gli Olimpici del Teatro come miglior spettacolo per Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, realizzato insieme a Elena Bucci e Marco Sgrosso. Nel 1988 Vetrano e Randisi hanno ricevuto dal Sindaco Leoluca Orlando il premio Palermo per il Teatro e vent’anni dopo, nel luglio 2007, è stato loro consegnato il premio Imola per il Teatro, come riconoscimento alla loro carriera. Vetrano e Randisi sono presenti nel Dizionario dello Spettacolo del Novecento edito nel 1998 da Baldini e Castoldi.
Francesca Ciocchetti
Romana, vince nel 2000 il Premio Nazionale “Lina Volonghi”, nella stagione 2007/08 il Premio “Virginia Reiter”. Nella stagione 2008/09 vince il premio UBU come miglior attrice non protagonista, il premio Nazionale della Critica, il Premio Eleonora Duse come Attrice rivelazione della stagione. Si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Dal 2001 al 2003 collabora con Mamadou Dioume (attore di Peter Brook). Nel 2004 ottiene il diploma di specializzazione al Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi. Diretta da Ronconi ha recitato negli spettacoli del Piccolo Teatro Il ventaglio di Goldoni, Itaca di Botho Strauss, Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, Giusto la fine del mondo di Lagarce, La modestia di Rafael Spregelburd, Santa Giovanna dei macelli di Bertolt Brecht, Il panico, sempre di Spregelburd, spettacolo vincitore del premio UBU 2013, Lehman Trilogy di Stefano Massini, spettacolo vincitore del premio UBU 2015. Nel 2012 partecipa al progetto Trilogia della villeggiatura di Goldoni prodotto dal Teatro Scuola d’Arti Drammatiche fondato da A. Vassiliev. Nel 2015 recita in Ifigenia in Aulide di Euripide regia di Federico Tiezzi e in Vita di Galileo di Bertolt Brecht, regia di Gabriele Lavia per il Teatro Nazionale di Toscana. A ottobre 2016 debutta al Teatro Elfo Puccini con I conigli non hanno le ali, un progetto co-prodotto con il Teatro del Carretto, con la regia di Paolo Civati.
Debora Zuin
Diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, lavora con numerosi registi italiani ed europei tra i quali Giorgio Strehler, Alfredo Arias, Peter Stein, Luca Ronconi, Marco Baliani, Elio de Capitani. Stringe un lungo sodalizio con Federico Tiezzi per cui è “Ismene” in Antigone di Brecht, Diamante nei “Giganti” pirandelliani, Adela Quested in “Passaggio in India”, Lucia ne “I Promessi sposi alla prova”, Rosaura nel “Calderon” pasoliniano. Collabora da alcuni anni con il gruppo milanese Animanera e con la casa di produzione audiolibri Alfaaudiobook. Fa parte inoltre del collettivo artistico Femmes Nomades con sede all’Arta di Parigi. Rare apparizioni televisive e cinematografiche con B. Bigoni, A. Sironi, P. Greenaway, G. Salvatores, C.Centimeri e M.Maccaferri. Premio speciale della giuria La Parola e il gesto, Premio Virginia Reiter 2003, premio Eleonora Duse attrice emergente 2005.
Elisabetta Pozzi
Formatasi presso la scuola del Teatro di Genova, ha iniziato a recitare adolescente interpretando piccoli ruoli in diversi spettacoli, fino al debutto, a fianco di Giorgio Albertazzi che la sceglie come protagonista, ne Il fu Mattia Pascal, pièce tratta dall'omonimo romanzo di Luigi Pirandello.Inizia rapidamente ad affrontare un universo di personaggi femminili particolarmente complessi, portandoli in scena grazie a regie tese a valorizzarli incentrando spesso l'intero dramma o l'azione scenica su di loro. Per le sue interpretazioni è stata insignita di quattro Premi Ubu, due premi della critica e il Premio E. Duse. Per il cinema interpreta varie pellicole tra cui Maledetto il giorno che t'ho incontrato di Carlo Verdone grazie al quale riceve un David di Donatello nel 1992 come miglior attrice non protagonista.