martedì 21 maggio 2019

FESTIVAL VIRGINIA REITER: DOMENICA 26 MAGGIO UNA GIORNATA CON IL METODO LINKLATER A CURA DI ALESSANDRO FABRIZI

Prosegue domenica 26 maggio il ciclo di Masterclass organizzate dall’Associazione Virginia Reiter nell’ambito dell’omonimo Festival: l’attore Alessandro Fabrizi approfondirà il metodo Linklater, dedicato alla voce naturale. Appuntamento a Modena, dalle ore 10 alle 16, nella sede dell’Associazione, in Rua Muro 59.

Come esprimere al meglio il potenziale della nostra voce? Su questo presupposto l’attore Alessandro Fabrizi propone una Masterclass, domenica 26 maggio, organizzata nell’ambito del Festival Reiter. 
L’appuntamento, dedicato al metodo Linklater, sarà dalle ore 10.00 alle 16.00 in Rua Muro 59 a Modena, presso la sede dell’Associazione Virginia Reiter, gentilmente concessa grazie al sostegno degli Assessorati alle Pari Opportunità e alla Cultura del Comune di Modena. 
La Masterclass, per cui si consiglia un abbigliamento comodo, prevede un contributo simbolico.
Per informazioni e iscrizioni: 3394185406, festivalvirginiareiter@gmail.com.
Il metodo Linklater si interessa della voce naturale e, attraverso una serie di esercizi, esperienze e giochi, i partecipanti verranno invitati a esplorare il respiro come attività involontaria e la voce come attività riflessa e a percepire tutto il corpo come cassa di risonanza delle vibrazioni della voce e ricetrasmettitore di pensieri, sensazioni, emozioni. Per restaurare/liberare una voce trasparente, al servizio degli impulsi, guidata dall'intelletto ma non da questo limitata.

Nella metà del secolo scorso, con pionieristiche intuizioni, Iris Warren inaugurò per gli attori inglesi una nuova fase nella scienza dell’uso della voce, ampliando le conoscenze fisiologiche con una comprensione degli elementi psicologici. Kristin Linklater era la migliore fra i suoi allievi e apprese questa progressione, prima da studente e poi da assistente. Erano esercizi vocali di natura diversa rispetto a quelli in voga al tempo: la loro esecuzione non dipendeva dal controllo della muscolatura esterna, fisica, ma dalla gestione degli impulsi interni, psicologici. Quando si trasferì negli Stati Uniti nei primi anni sessanta, ebbe modo di ampliare e sviluppare la portata della progressione Warren, integrando e contaminando quella ricerca con tutte le altre importanti esperienze che, dalla metà del secolo scorso, hanno contribuito  a chiarire la natura psicofisica del lavoro sulla voce: la tecnica Alexander, il metodo Feldenkrais, il Rolfing, il t’ai chi, lo yoga e oggi il Body Mind Centering… tutte discipline del corpo, diffuse ed efficaci, che aiutano a disinibire il sé emotivo e psichico attraverso la rimozione delle tensioni fisiche che si sono costituite per abitudine. Così, dalla collaborazione con importanti compagnie teatrali (prima fra tutte quella del Lincoln Center, diretta da Elia Kazan) e beneficiando del crescente interesse generale, oltre che psicoterapeutico, nell’interdipen¬denza tra mente e corpo, nacque il Metodo Linklater, che si è diffuso in tutto il mondo (dall’Asia all’Europa), offrendosi a un sempre più ampio e variegato numero di persone:  attori, cantanti, insegnanti di canto ma anche di matematica o di fisica, fisioterapisti, psicoterapisti, psicologi, psicoanalisti, danzatori, arteterapeuti, scrittori,  dirigenti d’azienda (sono ormai frequenti le visite di Linklater e altri insegnanti autorizzati al World Economic Forum) e le altre persone interessate a una più efficace e libera comunicazione, nella vita di tutti i giorni come nella performance.

ALESSANDRO FABRIZI
è nato e vive a Roma. E' laureato in Letterature Straniere Moderne e si è dedicato al teatro, al cinema e alla letteratura. Tra gli spettacoli da lui diretti: "Di Cosa Abbiamo Paura Quando Abbiamo Paura Del Buio" (Roma 1996); "Aminta" (Indianapolis 2005); "Bartleby the Scrivener" (New York 2005); "Metamorfosi - 7 storie da Ovidio" (Lisbona, 2006); "Musicaromanzo" (Milano, 2009); "La Favola del Figlio Cambiato" (Stromboli, 2018). In cinema ha collaborato con Anthony Minghella ("Il Talento di Mr Ripley"), Tom Tykwer ("Heaven"; “The International”) e Fatih Akin ("Solino") come dialect coach (di Jack Davenport, Giovanni Ribisi, Cate Blanchett, Barnaby Metsurat) e supervisore al dialogo italiano nelle fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione. Come attore ha interpretato il ruolo del Sergente Baggio ne "Il talento di Mr Ripley" (1999) quello dell'ispettor Cerrutti in "The International" (2009), quello della Guardia degli Uffizi in "Inferno" (2015) di Ron Howard, quello dell'Hotel Porter in T.R.U.S.T. (2018) per la regia di Danny Boyle e quello di Rodolfo in "The Burnt Orange Heresy" per la regia di Giuseppe Capotondi (in postproduzione). Ha diretto i documentari "Giving Voice" (Sulmona Film Festival 2008) e, in collaborazione con Enrico Parenti, "Shakespeare on the Rocks" e "The Body Electric", per SkyArte. Ha tradotto e adattato i dialoghi per l’edizione italiana dei film: “Il Talento di Mr. Ripley”; “Apocalypse Now Redux”; “Under the Tuscan Sun”; “Cold Mountain”; “Heaven” e ha inoltre tradotto: il manuale di Kristin Linklater “La Voce Naturale” (Elliot Edizioni, 2008; FrancoAngeli 2019), “Forme dell’Intenzione” di Michael Baxandall (Einaudi, 2000), “Un Ritratto di Giacometti” di James Lord (nottetempo, 2004), "Frankenstein 1818" di Mary Shelley (Neri Pozza, 2018), "The Mill on the Floss" (Neri Pozza 2019). Nel 2010 ha conseguito il titolo di Insegnante Autorizzato di Metodo Linklater  e ha tenuto corsi di Training Vocale presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino (2010/11), lo Schauspiel Institut di Innsbruck (2011), l'Accademia Internazionale d'Arte Drammatica - Teatro Quirino (2010/11/12), il Centro Teatro Ateneo dell'Università La Sapienza di Roma (2012), lo Stadsteater di Stoccolma (2013), l'Estudio Corazza para el Actor di Madrid (2014) la Q-Academy e il C.A.F.T di Roma (dal 2013). Dal 2008 insegna Metodo Linklater presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico di Roma. Per l'Anno Accademico 2016-2017 è stato membro del comitato scientifico del Master dell'Università Sapienza di Roma "Dinamiche dell'espressione vocale - il Metodo Linklater", di cui è stato anche co-direttore didattico e docente. Dal 2013 è Direttore Artistico, insieme a Hossein Taheri, della FESTA DI TEATRO ECO LOGICO a Stromboli, per cui ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica (edizione 2014).

mercoledì 15 maggio 2019

IL FESTIVAL VIRGINIA REITER E LA FESTA DI TEATRO ECO-LOGICO DI STROMBOLI IL 25 MAGGIO INSIEME PER “CHE FAI TU LUNA IN CIEL?”

 

Il Festival Virginia Reiter e la manifestazione Festa di Teatro Eco Logico che, a fine giugno, animerà per il settimo anno l’isola di Stromboli (ME) “a spina staccata” collaborano presentando uno spettacolo dedicato all’allunaggio ed alla storia dei viaggi lunari “Che fai tu luna in ciel?”. Appuntamento, a ingresso gratuito e senza corrente elettrica per quanto riguarda illuminazione e diffusione amplificata del suono, sabato 25 maggio a partire dalle ore 21.00 presso la sede dell'Associazione dedicata alla grande attrice modenese, nel Chiostro di Rua Muro 59 a Modena.

Una serata spettacolo “a spina staccata” nei giardini annessi al chiostro di Santa Chiara in Rua Muro 59 a Modena, sede dell’Associazione Virginia Reiter. Un appuntamento che, in un’attualissima proposta di risparmio energetico, sarà dedicato al satellite terrestre, così misterioso e affascinante, spesso meravigliosa ossessione che ha accompagnato poeti, scrittori, filosofi, scienziati e spiriti liberi in epoche buie e difficili. “Che fai tu luna in ciel?” è lo spettacolo, ad accesso libero e gratuito, in programma sabato 25 maggio a partire dalle ore 21.00 che racconterà i “Viaggi per la Luna andata e ritorno” senza l’ausilio della corrente elettrica per quanto riguarda illuminazione e diffusione amplificata del suono. 
A proporlo è il Festival Virginia Reiter, dedicato al “lavoro dell’attrice”, in collaborazione con  la Festa di Teatro Eco Logico a Stromboli che, per una settimana a fine giugno, animerà ormai per il settimo anno consecutivo l’isola con appuntamenti dedicati a teatro, musica, danza e altri incontri tutti alla luce del “sole e l’altre stelle”, ovvero facendo a meno della corrente elettrica. 
Il viaggio immaginario alla scoperta della luna è stato uno dei motivi letterari più ricchi e fervidi di ispirazioni e immaginazioni per l’uomo. Quella palla pallida e argentea lassù era la grande sconosciuta finché due momenti ben precisi dell’evoluzione umana le hanno restituito la sua precisa identità: le scoperte scientifiche attraverso il cannocchiale di Galilei (il suo Sidereus Nuncius è del 1610) e, tre secoli e mezzo dopo (1969), l’allunaggio dell’Apollo 11. In una serata tutta dedicata a Lei verranno quindi raccontati questi due diversi “allunaggi”: quello letterario e filosofico e quello reale, che ha concretamente portato l’uomo sulla luna. 
Si scopriranno così Luciano di Samosata, Keplero, Godwin, Cyrano de Bergerac e Pirandello, sognatori visionari che hanno spalancato le porte al viaggio finale dell’Apollo 11 in quell’indimenticabile Luglio del 1969. Accompagnati dal racconto di Ettore Perozzi, astrofisico di risonanza internazionale, dalle canzoni “lunari” interpretate dalla voce di Laura Giulia Raimondi e da Annalisa Baldi alla chitarra, e dalle letture di Laura Mazzi e Camillo Rossi Barattini, si potrà trascorrere una bella notte ecologica concertata da Hossein Taheri con la collaborazione di Alessandro Fabrizi, direttori artistici della Festa di Teatro Eco-Logico di Stromboli. 
“La collaborazione - spiega Hossein Taheri, attore teatrale, televisivo e cinematografico, direttore del Festival di Teatro Eco-Logico di Stromboli - sviluppata grazie agli artisti che animano la nostra Associazione, Fluidonumero9, è pensata per offrire alla città di Modena un intenso momento di cultura, aperto e partecipato, e riscoprire così la bellezza di un luogo restituito alla comunità”.  
L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno degli Assessorati alle Pari Opportunità e alla Cultura del Comune di Modena. 

sabato 4 maggio 2019

FESTIVAL VIRGINIA REITER: SABATO 11 MAGGIO UNA NUOVA MASTERCLASS CON IVAN ALOVISIO

Prosegue sabato 11 maggio il ciclo di Masterclass organizzate dall’Associazione Virginia Reiter nell’ambito dell’omonimo Festival: l’attore Ivan Alovisio approfondirà la figura di Edipo e la sua interpretazione. 
Il capolavoro di Sofocle, oltre che più paradigmatico esempio dei meccanismi della tragedia greca, è al centro del focus a cura del grande interprete Ivan Alovisio nell’ambito della Masterclass di sabato 11 maggio organizzata dal Festival Virginia Reiter.  
L’appuntamento, dedicato a Edipo Re, sarà dalle ore 10.00 alle ore 18.00 presso Rua Muro 59 a Modena, nella sede dell’Associazione Virginia Reiter, gentilmente concessa grazie al sostegno degli Assessorati alle Pari Opportunità e alla Cultura del Comune di Modena, che patrocinano il ciclo di Masterclass Reiter 2019. 
L’approfondimento, per cui si consiglia un abbigliamento comodo, prevede un contributo simbolico.

Per informazioni e iscrizioni: 
3394185406
festivalvirginiareiter@gmail.com

Il calendario delle Masterclass organizzate dall’Associazione Virginia Reiter prevede diversi altri appuntamenti ancora in date in via di definizione. 


Ivan Alovisio
Classe 1982, nel 2008 si diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Luca Ronconi e vince il premio Hystrio alla Vocazione come miglior talento emergente. Sotto la guida del Maestro fin da subito prende parte a numerosi spettacoli quali Il Ventaglio di Carlo Goldoni, Farheneith451 di Ray Bradbury, l'Opera Seria di Ranieri de Calzabigi, il Mercante di Venezia (Bassanio) di W. Shakespeare, fino ad arrivare a Pornografia (Venceslao Paskovskij) di Witold Gombrowicz, tutte produzioni targate Piccolo. Nel 2010 partecipa allo spettacolo I Demoni di Dostoevskij per la regia di Peter Stein (premio UBU miglior spettacolo) dove interpreta il ruolo del protagonista Nikolaj Vsevolodovic Stavrogin. In Italia sono numerosissime le sue collaborazioni teatrali: con Andrea De Rosa è Banquo nel Macbeth prodotto dal Teatro Stabile di Torino, con Emiliano Bronzino è Astrov in Zio Vanja al Piccolo Teatro di Milano, con Gianluca Merolli Trigorin ne Un Gabbiano da Anton Cechov. Dal 2014 collabora assiduamente con il regista Daniele Salvo partecipando a spettacoli come Pilade di Pasolini in cui interpreta Oreste e Re Lear di W. Shakespeare nel ruolo di Edmund prodotto dal Globe Theatre di Gigi Proietti. L'interesse per la costante ricerca lo porta a lavorare con un Maestro indiscusso della scena teatrale araba contemporanea direttore del Teatro di Tunisi Fadhel Jaibi, col quale instaura un legame artistico solidissimo e progettuale. Lavora inoltre con Carmelo Rifici (Giulio Cesare), Federico Tiezzi (Calderon e Antigone) per poi approdare alla proficua collaborazione con Declan Donnellan al Piccolo Teatro di Milano con la Tragedia del Vendicatore di Thomas Middleton. Lavora assiduamente in televisione partecipando tra i tanti progetti al Commissario Montalbano nel film TV "Una lama di Luce", Santa Barbara e Don Matteo prodotti da Lux Vide, al recentissimo "Non uccidere" regia Giuseppe Gagliardi e, al cinema, con "Noi credevamo" di Mario Martone, "La notte non fa più paura" di Marco Cassini, "Noi quattro" e “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni. Nel 2014 firma la sua prima regia teatrale con lo spettacolo Bitch Boxer all'interno della rassegna Trend sulla drammaturgia britannica contemporanea a cura di Rodolfo di Giammarco.