venerdì 25 settembre 2015

Non bastasse l'emozione d'essere selezionate quali finaliste, abbiamo "torturato" - solo un pochino - Silvia Pernarella, Silvia Calderoni e Sara Putignano, rivolgendo loro alcune domande. 

1. quali sono stati i passaggi chiave della tua formazione (esperienze, persone, collaborazioni)
2. recitare, per te, è….
3. che tipo di attrice sei oggi? tenta un’autodefinzione in una riga. 
4. che tipo di attrice/artista vuoi diventare? (idem)
5. quanto contano oggi i seguenti fattori, in teatro, nel cinema e in tv: la voce, la versatilità, la capacità imprenditoriale (auto-imprenditoriale, ovvero: di progettare, eventualmente scrivere, trovare il modo di produrre e portare a compimento un proprio progetto)
6. qual è il tuo più importante progetto nel futuro (da qui a 1 anno)

Ed ecco le loro risposte...


Silvia Pernarella: 

Il cassetto delle cose fatte è bene non aprirlo spesso…quello delle cose da fare non è mai abbastanza pieno. Ho visto il teatro per la prima volta a 6 anni. Poi Piccolo Teatro, Ronconi - Il suo genio e la perenne sensazione di sentirlo irraggiungibile-, tante produzioni in giro per l’Italia, un monologo nel quale rivestivo il ruolo di attrice, produttrice e organizzatrice, la fiducia di Peter Stein e il mio ritorno sotto i riflettori del teatro che può cambiare i destini.
La cosa per me più interessante oggi è l’infinito potenziale di un’occasione colta nel massimo della sua prospettiva: lavoro per diventare un’artista  che si assume la responsabilità di tutto ciò che in lei può e vuole, e cerco ogni giorno un modo nuovo e radicale di vedere e amare il mio lavoro. Altro? Sì, un desiderio: fare in modo che anche  il pubblico riesca a capire quanto vale un’esistenza piena di “futuro” al di là di questi tempi confusi e persi.


    Sara Putignano:

    quali sono stati i passaggi chiave della tua formazione (esperienze, persone, collaborazioni)
     l'ingresso all'Accademia Nazionale D'Arte Drammatica “Silvio d'Amico” dove ho imparato da grandi insegnanti e dove ho conosciuto i compagni con i quali ho fondato la mia attuale compagnia teatrale.L'incontro con L.Ronconi l'ultimo anno di accademia dal quale sono partiti 4 anni di formazione e l'incontro con F.Paravidino.

    recitare, per te, è….
    vivere tanto e poter vivere tutto per provare a restituirlo .

    che tipo di attrice sei oggi? tenta un’autodefinzione in una riga. 
    Un'attrice alla scoperta di tutto ciò che viene a galla esperienza dopo esperienza.

    che tipo di attrice/artista vuoi diventare? (idem)
    un'attrice mai stanca,sempre in ascolto dei cambiamenti della propria necessità artistica e con la stessa paura di oggi.

    quanto contano oggi i seguenti fattori, in teatro, nel cinema e in tv: la voce, la versatilità, la capacità imprenditoriale (auto-imprenditoriale, ovvero: di progettare, eventualmente scrivere, trovare il modo di produrre e portare a compimento un proprio progetto)

    la voce essendo risultato di una condizione psico-fisica quando si decide di usare è fondamentale.
    In teatro e in cinema ha il compito di adattarsi “naturalmente “ ai diversi luoghi e alla distanza dall'occhio esterno e data la difficoltà ha bisogno di molto allenamento precedente.
    La versatilità invece dovrebbe esserci ovunque anche se nel cinema e in tv è sempre meno considerato un valore.è la caratteristica che mi affascina di più in un attore o attrice perchè all'interno ne sento la magia del mestiere oltre che la capacità attoriale.
    La capacità imprenditoriale invece è fondamentale per rendere sempre attiva la creatività purchè necessaria.naturalmente in teatro essendo un macchina meno complessa del cinema e della tv è più semplice tenerla allenata.

    qual è il tuo più importante progetto nel futuro (da qui a 1 anno)

    l'organizzazione e preparazione della valigia che mi dovrà accompagnare per otto mesi.


    Silvia Calderoni:

    "Non ho necessità di definire il genere di attrice che sono. 
    C’è stato un tempo in cui le attrici e attori non venivano sepolti in terra consacrata. Ecco io continuo a tenere in quel tempo attrici e attori. Creature senza pace, che inseguono il verosimile e imbracciano il fucile solo quando spara a salve. Addestrati nelle scuole o nelle botteghe di artigiani. Corpi pronti ad azioni inquietanti verso i fari che illuminano il proscenio. Incapaci alla sottrazione e virtuosi nella moltiplicazione.. acari del velluto rosso. 
    Recitare per me è DIFFICILE e il mio più importante progetto nel futuro è continuare a farlo, in libertà. "

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