COMUNICATO
STAMPA
PREMIO VIRGINIA REITER
Il lavoro dell'attrice
Modena,
22 settembre 2013
Torna sulla ribalta nazionale il PREMIO VIRGINIA REITER,
giunto alla nona edizione. In ricordo di
Virginia Reiter, una delle più grandi interpreti del secolo scorso. una
giuria di qualità attribuisce a cadenza biennale ad una tra le migliori giovani
attrici italiane dell'ultima stagione teatrale un premio, mentre ad una grande
stella del palcoscenico viene reso omaggio.
Quest'anno, nonostante i tagli al budget, il Premio Reiter
non solo resiste ma raddoppia: ai tradizionali riconoscimenti si affianca il
Premio per la migliore attrice under 35 europea.
Il premio, nato da un'idea di Giuseppe Bertolucci, vede alla
direzione artistica Ottavia Piccolo, grande protagonista del panorama
teatrale (e non solo), e alla direzione organizzativa Anna Reiter: nel
corso degli anni, ha avuto il merito di segnalare giovani attrici che sono poi
divenute protagoniste della scena italiana. Manuela Mandracchia, Laura Pasetti,
Federica Bonani, Debora Zuin, Maria Pilar Perez Aspa, Francesca Ciocchetti,
Anna Della Rosa e Caterina Simonelli,
premiate dal 1997, anno di esordio del Premio, al 2011, figurano
stabilmente nei cartelloni delle migliori produzioni teatrali italiane.
Le tre finaliste dell'edizione 2013 sono Lucrezia
Guidone, Barbara Ronchi e Valentina Vacca.
Il premio è affiancato, dal 2007, dal Festival Virginia
Reiter, ideato da Giuseppe Bertolucci e dedicato al lavoro dell’attrice,
che coinvolge tutto il mondo teatrale nazionale, e vede alternarsi sulla scena
le più grandi donne – in particolare, ma non solo - del teatro italiano, in
qualità di protagoniste, autrici, ospiti d’onore, o destinatarie dei Premi alla
Carriera. Tra queste, Lidia Ravera (direttore artistico del Festival negli anni
2007-2011), Adriana Asti, Alda Merini, Maria Mulas, Ottavia Piccolo, Giuliana
Lojodice, Anna Maria Guarnieri, Margherita Buy, Serena Sinigallia, Licia
Maglietta, Lella Costa, Maddalena Crippa, Angela Finocchiaro, Lucia Poli e
altre ancora.
Il premio sarà assegnato a Modena il 22 settembre
all'Auditorium Marco Biagi; ma già dal pomeriggio (ore 16) presso il Palazzo
dei Musei (Sala ex-Oratorio) il focus sul “lavoro dell’attrice” si
soffermerà su alcune grandi personalità del teatro italiano che ci hanno
lasciato di recente. Grazie alle Teche Rai (dirette da Barbara Scaramucci) per
“Il teatro in televisione”, rassegna a cura di Ennio Chiodi, sarà reso omaggio
a Mariangela Melato, Anna Proclemer, Rossella Falk, Franca
Rame.
Presentano Ennio Chiodi, Rodolfo Di Giammarco, Mariagrazia
Gregori, Ottavia Piccolo.
Alle 18 le attrici finaliste, Lucrezia Guidone, Barbara
Ronchi e Valentina Vacca, saranno intervistate dalla giuria presieduta
da Sergio Zavoli e composta da Gianfranco Capitta, Rodolfo Di
Giammarco, Maria Grazia Gregori, Ennio Chiodi, giornalisti e critici
teatrali.
Alle 21, nel corso della serata di gala -condotta da Ottavia
Piccolo- alla migliore attrice under 35 della scorsa stagione teatrale sarà
attribuito il Premio Virginia Reiter offerto dalla Banca Popolare
dell’Emilia Romagna (2500 euro), mentre alla migliore attrice under 35 europea
andrà il Premio Bertolucci.
Giuseppe Bertolucci, scomparso nel giugno del 2012,
ha voluto con passione questo premio che selezionasse un talento scelto fra le
attrici dell'intera Europa. Grande uomo di cultura, legatissimo alle radici
emiliane, è stato anche Presidente del Comitato Scientifico e Presidente di
Giuria del Premio nel 2005. Il Festival Virginia Reiter, dedicato al lavoro
dell’attrice, fu concepito “per dare le gambe al Premio Virginia Reiter” – con
un’espressione di Bertolucci - come ideale sviluppo sul territorio di una
manifestazione rivolta alle nuove promesse del teatro italiano. In scena con cadenza biennale dal 2007 nei
teatri e nelle piazze di Modena, rivela sin dalla sua particolare formula -
l’alternanza di lectiones magistrales, incontri, retrospettive video,
spettacoli, interviste, laboratori – la
passione del suo fondatore per il Teatro e la sua impronta anticonformista.
Il PREMIO ALLA CARRIERA andrà ad una straordinaria
signora del teatro come ISA DANIELI, classe 1937; di origini napoletane.
ha fatto parte della compagnia teatrale di Eduardo De Filippo, ha vinto un
premio Ubu, un premio Gassman e ha lavorato anche per la tv e il cinema con i
maggiori registi italiani.
Gli interventi musicali della serata del 22 settembre
saranno a cura della Marco “Ray” Mazzoli Blues Band, Special Guest Mattia
Cigalini.
Mazzoli, pianista e compositore di musica blues, propone un vasto repertorio
che include sue composizioni originali e rivisitazioni in stile blues di brani
noti al grande pubblico. Ha all’attivo due CD (“Happy to Play the Blues”, 2009
e “Live and Alive Blues”, 2010), che hanno visto la partecipazione
straordinaria di Mattia Cigalini, come accadrà nella serata di premiazione
all'Auditorium Marco Biagi.
Cigalini è uno dei più grandi jazzisti italiani: il suo primo album, “Arriving
Soon", si è aggiudicato il premio come Miglior album Jazz del 2010 nella
classifica mondiale della rivista giapponese Swing Journal, è stato votato come
miglior album del 2010 da una giuria di critici e giornalisti per la rivista
Jazzist Award 2010 e premiato dalla rivista Musica Jazz. Si è esibito a Umbria
Jazz, al Festival Internazionale di Münster (Germania), a New York con
grandissimo successo.
****************************************************************
In questi tempi portare avanti il progetto di un premio
teatrale può sembrare una chimera. Nato in una regione come l’Emilia Romagna
molto legata al teatro, il Premio dedicato a una signora della scena del luogo
come Virginia Reiter in realtà può contare, fra non poche difficoltà, su di una
ragguardevole storia e su di una solida presenza. Nato da una doppia formula
fortunata - premio a un’attrice
“maestra” per curiosità, intelligenza, talento, punto di riferimento per il nostro teatro e premio a un’attrice
giovane, emergente, scelta all’interno
di una terna di sicuro valore – il Premio Reiter guarda dunque a una tradizione che non cerca
solo conferme ma il futuro.
Quest’anno, poi, malgrado il difficile momento in cui si
trova a vivere la nostra scena, la manifestazione modenese ha ampliato
ulteriormente il suo sguardo rivolgendosi al teatro europeo contemporaneo
aggiudicando, per la prima volta accanto ai due riconoscimenti attorno ai quali
è nata, un nuovo premio a un’attrice europea che si sia distinta per presenza
scenica, talento, qualità interpretative. Nel segno di quella vitalità, di
quella sfida cha ha sempre segnato la vita del teatro. (Maria Grazia
Gregori, giornalista, critico teatrale)
****************************************************************
OTTAVIA PICCOLO
Inizia giovanissima a calcare il palcoscenico: a 10 anni è
Helen, la protagonista di Anna dei miracoli di William Gibson per la
regia di Luigi Squarzina. Anche l'esordio cinematografico è importante: sarà
una delle figlie del Principe di Salina ne Il Gattopardo di Luchino
Visconti (1963). Nel 1964 conosce Giorgio Strehler, che la dirige ne Le
baruffe chiozzotte e più tardi nel Re Lear shakespeariano. Nel
biennio successivo è diretta da Visconti ne Il giardino dei ciliegi
di Cechov e da Ettore Giannini ne Il mercante di Venezia di Shakespeare.
Seguiranno La Calandra per la regia di Giorgio De
Lullo, Egmont di Goethe, regia di Visconti, e Ivanov di Cechov,
regia di Luca Ronconi (anche nella versione televisiva del 1972).
Gabriele Lavia la dirige ne Il vero amico di Goldoni,
Amleto di Shakespeare, Anfitrione di Kleist e Il Gabbiano.
Nel 1981, alla Piccola Scala di Milano, Peter Ustinov (anche
autore) la dirige in Prova per il matrimonio di Gogol. Recita poi per
Cobelli, Sequi, Castri. Propone, in varie stagioni, Dialoghi con nessuno,
una sua scelta di testi di Dorothy Parker, Natalia Ginzburg e Bertold Brecht;
con la regia di Jeròme Savary interpreta La dodicesima notte di
Shakespeare. Nel 93-94 d nella stagione successiva entra nella Compagnia del
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dove è protagonista di Intrigo e
amore di Schiller e di Medea di Franz Grillparzer, entrambi diretti
da Nanni Garella.
La stagione 1997-98 l'ha vista ancora una volta al Piccolo
Teatro di Milano, dove ha interpretato Frosina ne L'avaro di Molière con
Paolo Villaggio, riscuotendo un eccezionale successo.
Nelle stagioni 1998/2000 recita in Rosanero di
Roberto Cavosi per la regia di Piero Maccarinelli.
Poi sarà nel Libertino di Schmitt, con Gioele Dix,
sotto la direzione di Sergio Fantoni, in tournée con Buenos Aires non
finisce mai, un “one-woman-drama” sui desaparecidos argentini.
Se nel teatro uno dei suoi maestri è stato Luca Ronconi, per
il cinema lo sarà Mauro Bolognini. Metello di quest'ultimo, tratto dal
libro di Vasco Pratolini, le vale il premio per la miglior interpretazione
femminile al festival di Cannes e il Nastro d'Argento come migliore attrice
protagonista (1971). Questo successo fa sì che sia "adottata" dal
cinema francese: sarà diretta, fra gli altri, da Claude Sautet e Pierre
Granier-Deferre.
Nel 1968 interpreta il ruolo della protagonista femminile in
Serafino di Pietro Germi, al fianco di Adriano Celentano. Dalla metà
degli anni 70 si concentra soprattutto sul teatro di Shakespeare, Pirandello,
Alfieri e Hofmannsthal; appare in numerosi sceneggiati televisivi, soprattutto
tratti da testi classici della letteratura mondiale.
Nel 1987 torna a recitare al cinema ne La famiglia di
Ettore Scola (premio Nastro d'argento) e Da grande di Franco Amurri, a
fianco di Alessandro Haber e Renato Pozzetto.
Negli anni 90 torna attiva in televisione sia in Italia,
dove riscuoterà grande successo con Chiara e gli altri (serie tv
in onda tra il 1989 e il 1991I, che in Francia.
Nel 1999, quando il Festival di Cividale del Friuli,
Mittelfest istituisce il Premio Adelaide Ristori, è lei ad aggiudicarsi la
prima edizione.
Nel 2004 ha interpretato il ruolo di un'analista in Tu la
conosci Claudia? con Aldo, Giovanni e Giacomo, mentre nel 2009 ha recitato
nel film Il grande sogno di Michele Placido.
Tra i suoi ultimi successi in palcoscenico L'arte del
dubbio (dal libro di Gianrico Carofiglio) nella versione teatrale di
Stefano Massini, una moderna commedia dell'arte articolata in quadri, e Donna
non rieducabile, in cui racconta la tragica vicenda umana e professionale
della giornalista russa Anna Politkovskaja, scritto da Stefano Massini e
diretto da Silvano Piccardi.
****************************************************************
VIRGINIA REITER è stata una figura di primissimo piano della scena italiana
(1862-1937), un’attrice completa, interprete di un repertorio vastissimo che
andava dalla pochade alla tragedia. Fu particolarmente apprezzata per la sua
voce, che le cronache del tempo definivano “di un metallo puro", con
"velature delicate ed inesauribile varietà di ritmi".
Nata a Modena da padre tedesco, che aveva sposato una
modenese e raccorciato il cognome Von-Reiter nel semplice Reiter, dimostrò
prestissimo la passione per il palcoscenico, interpretando a 9 anni la parte di
una governante ottantenne. A 15 anni fu scritturata nella Compagnia di Giovanni
Emanuel che raccolse in Italia e all’estero formidabili successi con la triade
Ermete Zacconi, Virginia Marini e Virginia Reiter. L’attrice modenese, che
aveva già dato a Montevideo una straordinaria interpretazione di Desdemona
dell’Otello (1887), poco tempo dopo, sempre in America, nella veste della
Signora delle Camelie procurò alla Compagnia lo sbalorditivo incasso di
2.800 scudi in una sola serata. Enorme fu pure il suo successo in Spagna.
Nel 1894 si staccò da Emanuel e nei tre anni successivi
operò nella compagnia di Flavio Andò. Trascorse poi un altro triennio con
Claudio Leigheb, continuando a suscitare stupore e lodi negli spettatori.
Capocomica dal 1902 al 1915, lasciò il teatro a 48 anni e vi ritornò nel 1920
per pochi mesi. Si ritirò nel 1915, ancora giovane, affinché il suo pubblico serbasse
di lei “un ricordo non offuscato da nessuna nube”.
****************************************************************
LE FINALISTE DEL PREMIO REITER 2013-brevi cenni
Lucrezia Guidone è nata a Pescara. Diplomata alll'Accademia d'arte
drammatica Silvio D'Amico di Roma e al Conservatorio, sta preparando Celestina
laggiù vicino alle concerie in riva al fiume, regia di Luca Ronconi, con
cui ha lavorato spesso negli ultimi anni. In tv è stata diretta da Michele
Placido in Il grande sogno (2008) e Primi piani (2010) e sarà in Noi
4 di Francesco Bruni nella prossima stagione. Nel 2012 ha vinto il premio
UBU come migliore attrice under 30.
Barbara Ronchi è nata e vive a Roma; dopo il diploma all’Accademia Silvio
d’Amico nel 2009, debutta nel Sogno di una notte d’estate di Shakespeare
con la regia di Carlo Cecchi, con cui continuerà a lavorare. Ha recitato per
Barberio Corsetti, Valerio Binasco e molti altri. Per il cinema è stata diretta
da Valeria Golino in Miele, per la tv sarà Anna Maria Sforza nella serie
I Borgia II. Attualmente con Valerio Binasco e la Popular Shakespeare
Company è Porzia ne Il Mercante di Venezia.
Valentina Vacca, attrice e cantante nata a Napoli, ha ricoperto il ruolo di
Gelsomina in C’è del pianto in queste lacrime, diretta da Antonio
Latella, Donna Elvira nel Don Giovanni di Molière sempre per la regia di Latella, con cui
collabora spesso, Hannah Arendt in Tutto ciò che è grande è nella tempesta per
la regia di Andrea De Rosa, Salomè in Guardami diretto da Pierpaolo
Sepe. Lavora anche per il cinema (dove è stata diretta da Antonio Capuano, Nina
de Maio, Roberta Torre), la radio, la televisione.
Ufficio stampa
Catia Donini
Ilaria Zanzi
festivalvirginiareiter.blogspot.com
Solidarietà al premio
Virginia Reiter
Il Teatro Valle Occupato, da sempre schierato al
fianco delle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo,
sostiene in questo difficile momento il Premio Virginia Reiter, difendendo le
ragioni di questa importante iniziativa che vuole promuovere il lavoro e il
talento delle giovani attrici italiane.
La vocazione del Premio è sempre stata quella di
valorizzare le personalità artistiche emergenti, superando l'ottica di
competizione e conflittualità che caratterizza troppo spesso il nostro ambito
lavorativo e restituendo al mestiere dell'attore la sua dimensione di profonda
dignità, passione e ricerca. Queste motivazioni non possono che renderci
solidali con l'impegno di chi ha alimentato in questi anni il Premio Virginia
Reiter; invitiamo pertanto tutti i cittadini e gli artisti a far sentire la
propria voce e le istituzioni preposte, gli enti promotori a tenere viva questa
iniziativa, sostenendola nel suo percorso futuro.
Teatro Valle Occupato
-materiale diffuso in occasione della
conferenza stampa
tenuta il 16 settembre 2013 presso
il Comune di Modena-
Nessun commento:
Posta un commento