lunedì 22 ottobre 2012


Sonia Bergamasco omaggia Giuseppe Bertolucci


Grande successo della lectio magistralis tenuta da Sonia Bergamasco ieri sera al Teatro del Collegio San Carlo di Modena, a chiusura della maratona Omaggio a Giuseppe Bertolucci, curata da Fabrizio Grosoli in   collaborazione con la Cineteca di Bologna, nell'ambito del Festival Virginia Reiter, edizione del 150°.


Protagonista del film L'amore probabilmente (2001), autrice e musicista, oltre che attrice, Sonia Bergamasco ha rievocato la propria esperienza teatrale a fianco allo scomparso regista di cui ha interpretato anche l’ultimo lavoro teatrale, Karénina (di Sonia Bergamasco ed Emanuele Trevi), una produzione del Teatro Franco Parenti in scena a Milano e al Teatro di Roma nella primavera 2012. Sono stati inoltre proiettati alcuni video inediti, gentilmente concessi per l’occasione dalla famiglia del regista, e di alcuni estratti da Karénina (Sonia Bergamasco ed Emanuele Trevi), l’ultima regia teatrale di Bertolucci, andata in scena a Roma e a Milano nel 2012.

Ha spiegato la Bergamasco: “Il mio rapporto con Giuseppe Bertolucci è stato, da subito, un rapporto di scambio creativo, racconta l’artista. Un rapporto di grande libertà, in cui poter rimettere in discussione ogni scelta artistica, fino all'ultimo.  Nel suo bellissimo libro, intitolato Cosedadire, Giuseppe scrive:

"L'unica cosa che conta è continuare a porsi delle domande, tante domande. Sarà perché, tra tutti i segni grafici che quotidianamente usiamo nella pratica della scrittura, il punto interrogativo - quel ricciolo magico che rimane sospeso nell'aria in fondo a una frase - è il più elegante e l'unico che non chiude, ma spalanca le porte dell'ignoto e della sorpresa?".

Ed è così infatti che, grazie a Bertolucci, la domanda e il sorprendente si sono incarnati, inoltre, nel Festival che, afferma l’attrice in un'intervista, “in quanto luogo di incontro e di discussione, è un evento prezioso per approfondire e conoscere meglio l’ ”universo teatro”.

“Il Teatro - e con ciò intendo ogni possibile forma di azione scenica, continua l’attrice,  non è mai intrattenimento, ma luogo dove interrogarsi, porta di accesso, talvolta, a una conoscenza di sé più profonda, sguardo sul non noto. E' il luogo delle domande, e delle scoperte. Oppure, più semplicemente e solo, il luogo delle domande. Ma anche luogo in cui ci si può divertire, nel senso di di-vertere, e cioè "andare altrove". E ci si diverte anche moltissimo: ridendo, piangendo, scoprendo dentro di sé l’emozione di condividere un’esperienza irripetibile.“

Sul suo mestiere, quello dell’attrice, sottotitolo della manifestazione modenese, la Bergamasco infine chiosa “E’ in effetti necessaria una spinta interna molto precisa, e una  forte determinazione per resistere e consistere come attore, oggi. Certo, sono necessarie capacità artistiche, imprenditoriali, creative ma anche una buona dose di fortuna. Quello dell'attore è e rimane, per me, fondamentalmente un artigianato da coltivare e mettere quotidianamente in discussione come in un laboratorio permanente.”


Ed è proprio a questo ideale “laboratorio permanente” che il Festival Virginia Reiter, dedicato al lavoro dell’attore, si propone di contribuire.


Sonia Bergamasco – Attrice e autrice

Attrice, musicista e poeta, Sonia Bergamasco dopo il debutto nell’Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler, ha lavorato nel Pinocchio di Carmelo Bene e con registi quali Thodoros Therzopoulos e Massimo Castri a teatro e con Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana e Liliana Cavani, al cinema.

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