Domenica 14 ottobre il Teatro Argentina di Roma ospita il Premio Virginia Reiter alla Carriera. Il riconoscimento verrà assegnato a una grande interprete del nostro tempo: Lucia Poli, selezionata da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro. Sabato 13 invece, nella stessa location presso la Sala Squarzina, a partire dalle ore 18.00 - ad accesso libero e gratuito - l’attrice terrà una lectio magistralis preceduta da una video-intervista ad Emma Dante.
Lucia Poli è una grande interprete italiana, personaggio simbolo dell'avanzata del femminismo sociale, e sabato 13 ottobre terrà una lectio magistralis nell’ambito del Festival Virginia Reiter. Appuntamento alle ore 18.30 presso la Sala Squarzina del Teatro Argentina di Roma dove, il giorno seguente - domenica 14 ottobre - il Festival le rende omaggio con il Premio Virginia Reiter alla Carriera a partire dalle ore 21.00.
Il prestigioso riconoscimento – ad accesso libero e gratuito come la lectio della Poli - verrà assegnato da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro e dalla direttrice artistica della manifestazione Laura Marinoni. Padrino dell’iniziativa sarà l’attore Massimo De Francovich.
L’iniziativa è a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter, ed è organizzata in collaborazione con il Teatro di Roma e con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione. Enti promotori e patrocinanti dell’iniziativa sono il Comune di Roma e la Regione Lazio, oltre al Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi.
Lucia Poli è nata a Firenze, dove ha studiato conseguendo la Laurea in Filosofia. E’ arrivata a Roma all’inizio degli anni ’70 scrivendo trasmissioni culturali per la Radio. Ha condotto anche una serie di trasmissioni televisive per bambini (Ma che cos’è questa cosa? nel 1973). Si è inserita dal 1974 nel movimento dell’avanguardia romana fondando una sua compagnia teatrale e debuttando con lo spettacolo La festaal Beat 72 di Roma. Poi nel 1975 apre e gestisce, insieme ad altri, il Teatro Alberico, spazio polivalente dove nasceranno i suoi principali lavori di quegli anni tra cui il monologo Liquidi (da lei scritto, diretto e interpretato) che dopo ampia diffusione in Italia approderà anche al festival di New York nel 1979. Del 1976 è una serie televisiva di successo realizzata insieme al fratello Paolo: I tre moschettieri con la regia di Sandro Sequi. Del 1978 è uno sceneggiato televisivo di Achille Campanile per la regia di Ugo Gregoretti: Ma che cos’è questo amore? Nel 1980 realizza uno special televisivo sulla mostra dei Medici a Firenze (curandone la regia e l’interpretazione). Del 1980 è il lavoro teatrale Achille in Sciro tratto dall’operina di Metastasio con numerosi attori e musicisti. Del 1982 La scimmia ispirato a un racconto di Karen Blixen. Nel 1986, procedendo nella sua ricerca al femminile, l’attrice offre al pubblico Per Dorothy Parker, un omaggio alla grande umorista americana. Nell’88 cura la regia di un’opera lirica: Euridice di Rinuccini-Peri per il Festival musicale di Tagliacozzo. Nel frattempo ha realizzato insieme al fratello Paolo quattro spettacoli teatrali: Apocalisse e Femminilità sul finire degli anni '70 e Paradosso (Poesie di Aldo Palazzeschi) e Cane e gatto (Racconti animaleschi di autori italiani) negli anni '80. E’ del 1990 uno spettacolo scritto appositamente per lei da Roberto Lerici: Vuoto di scena. Dal 1992 inizia la collaborazione con Stefano Benni che ancora dura e col quale ha scritto e messo in scena: Corpo insegnante, Sorelle d’Italia, Bestiacce, bestioline e In attesa della catastrofe. Nel 1996 scrive e mette in scena: Deliziosi veleni ispirandosi all’opera letteraria di Ivy Compton-Burnett e nel 1999: Patricia Highsmith: brividi dedicato alla grande giallista americana. E’ del 2001 la produzione Lezioni di cattiveria, tre storie sulla cattiveria, una scritta da lei stessa, le altre da Stefano Benni e da Ellekappa. Gli spettacoli ancora in corso sono: Le sorelle Brontë scritto a quattro mani con Valeria Moretti; Il fantasma di Canterville che Ugo Chiti ha tratto dal racconto di Oscar Wilde e ha messo in scena per lei e quattro musicisti-attori; Chanson Colette scritto ancora insieme a Veleria Moretti e Conversazioni sul Tempo, curioso spettacolo comico-filosofico, nato dalla collaborazione con Lidia Ravera e Remo Remotti.
Sorella minore del bravissimo e famoso attore Paolo Poli, figlia di una maestra elementare montessoriana, rimane orfana di padre a soli cinque anni, quando cioè il genitore muore nel dopoguerra. Di lui dice: «È sempre rimasto per me un'icona bella e crudele. Suonava il violino e cantava "Malìa" di Tosti». Si impegna molto anche in radio, ma è sempre il teatro la sua più grande passione, soprattutto quando ad affiancarla c'è il fratello maggiore Paolo con il quale si diverte enormemente a scambiarsi i ruoli nello spettacolo "Femminilità" (1972).
Nel corso della sua carriera Lucia Poli ha tenuto molti seminari sulla recitazione, sul teatro comico, sulla regia. Ha interpretato pochi film: all’inizio degli anni '70 Andare e venire di Giuseppe Bertolucci, poi Le affinità elettive di Gianni Amico. Nel 1995 un bel ruolo in Albergo Roma di Ugo Chiti le ha valso un nastro d’argento come attrice non protagonista e nel 2000 è stata la protagonista del film di Paolo Benvenuti: Gostanza da Libbiano per cui ha avuto il Premio Fice 2001 come migliore attrice dell’anno per il cinema d’essai.
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