giovedì 20 settembre 2007


  • 15.00 - 19.00 - VIDEODANZA E VIDEOTEATRO

Sala Ex Oratorio Palazzo dei Musei - Viale Vittorio Veneto, 5 o Largo Porta Sant’Agostino

Con Fabio Bruschi (Direttore TTV)



THEATERKANAL

ORE 15.30

"Emilia Galotti" Regia di Hannes Rossacher, Germania 2002, 70’

Dallo spettacolo omonimo di Michael Thalheimer. Su testo di Gotthold Ephraim Lessing. Musiche di Bert Wrede. Scene e costumi Olaf Altmann con Katrin Klein, Regine Zimmermann, Nina Hoss, Henning Vogt, Sven Lehmann, Peter Pagel, Ingo Hülsmann. Produzione Zdf Theaterkanal, 3Sat. Distribuzione Zdf Theaterkanal.

Emilia Galotti è uno dei classici per antonomasia del teatro tedesco qui riletto da Michael Thalheimer, nuovo astro della scena germanica, in un’edizione smagliante, che ha avuto successo in patria come in tournée. In una lettura nitidissima, trionfa lo spietato gioco delle passioni e l’analisi finissima del tentativo, vano quanto commovente, di fermare il tempo per evitare che si disperda l’intensità emotiva, a cui si sottopongono tutti i personaggi della pièce, che continuano a mettere in discussione i loro sentimenti, in una diatriba continua. Al centro di un cast di attori eccellente, brilla la performance di Nina Hoss, nota anche per numerose performance cinematografiche e vista anche da noi in Nackt di Doris Dörrie. Dello stesso regista Theaterkanal presenta anche lo spietato Amoretto di Schnitzler narrato con grande rigore, laddove una conversazione superficiale e apparentemente frivola, cela una micidiale osservazione sociale.

Il canale satellitare Theaterkanal è una nuova struttura televisiva tedesca, emanazione della Zdf, che si presenta come uno degli esperimenti più articolati nel campo delle performings arts in Europa.
Per approfondimenti: www.zdftheaterkanal.de

ORE 17.00
“Hedda Gabler” Regia di Hannes Rossacher, Germania 2006, 120’

Dallo spettacolo omonimo di Thomas Ostermeier. Scene di Jan Pappelbaum. Costumi di Nina Wetzel. Musiche di Malte Beckenbach. Sceneggiatura di Marius von Mayenburg. Montaggio di Meike Klingenberg.
Con Lars Eidinger, Katharina Schüttler, Lore Stefanek, Kay Bartholomäus Schulze, Annedore Bauer, Jörg Hartmann
produzione Zdf Theaterkanaal, Arte. Distribuzione Zdf Theaterkanal.

Thomas Ostermeier torna a Ibsen dopo il successo di Nora, con una versione rigorosissima di Hedda Gabler, acclamata al Theatertreffen e presentata nei giorni scorsi da Zdf, incentrata su una protagonista dall’aria quasi infantile, una splendida Katharina Schüttler che provoca continuamente, esprimendo un eros quasi astratto. Il tedium vitae che soffoca l’inquieta signora diviene sempre più soffocante, usando l’efficace décor inventato da Jan Pappelbaum, che ironizza sulla compostezza di un troppo perfetto interno borghese.


  • 17.30 - Omaggio a Giuseppe Bertolucci

Sala Truffaut-Via degli Adelardi, 4 (Palazzo Santa Chiara)

Proiezione del film L’AMORE PROBABILMENTE + Buffet

Presente Giuseppe Bertolucci
Introduce Fabrizio Grosoli

Sofia, giovane allieva di una scuola di recitazione, applica alla propria vita gli insegnamenti di tre attrici italiane. Sollecitata da Mariangela Melato, comincia a dedicarsi alla menzogna, pagandone sulla pelle gli effetti perversi. Dopo aver letto un'intervista a Stefania Sandrelli, decide di dire solo la verità, e ne scopre ben presto le potenzialità distruttive. Si avvicina infine all'alta professionalità di Alida Valli, e ritiene giusto abbandonarsi all'illusione dell'arte. Menzogna, verità, illusione: tre momenti non eliminabili nella vita di un'attrice, tre passaggi che procurano dubbi e dolori ma anche danno il senso di un lavoro costante che si muove sulla linea di confine tra arte e vita. Sofia li vive nei riferimenti alla propria vita privata, al rapporto con Chiara e con Cesare, e soprattutto nei colloqui che tutti e tre hanno con il regista, demiurgo nascosto ma non tanto, che osserva, e tira le fila di una vicenda senza inizio e senza fine. Ma ecco, la giornata di lavoro nel teatro di Cinecittà si è conclusa. La troupe se ne va. Sofia è sola. Si appoggia pensosa all'uscita dello studio.



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