domenica 23 settembre 2007
Domenica 23 Settembre - Ultima giornata del festival
Sala Truffaut - Via degli Adelardi, 4
Proiezione del film di Frédéric Fisbach
Presente la protagonista Adriana Asti (Premio alla Carriera Virginia Reiter 2007)
François è a Tokyo per tre settimane. Ha appena assistito alle prove di un adattamento teatrale di diversi suoi testi. Ha dovuto portare con sé la nonna che, in seguito a un ictus, non è più in grado di parlare.Stranieri, costretti a trovarsi uno di fronte all’altro in una terra sconosciuta, si aprono reciprocamente, scoprendosi poco a poco.Durante gli ultimi istanti della sua vita, l’anziana signora farà ritrovare a François il gusto del cose.
21.00 – PREMIO VIRGINIA REITER 2007
Teatro Storchi – Largo Garibaldi, 15
Presenta Lidia Ravera
Madrina del premio Mirella Freni
Coordinamento e regia Serena Sinigaglia
Mise en space – Da monologhi inediti interpretati dalle vincitrici delle precedenti edizioni.
Premio alla migliore attrice under 35 stagione 2006/2007
Premi alla Carriera a Maria Mulas e Adriana Asti
Interventi musicali Le Assurd
venerdì 21 settembre 2007
Sabato 22 Settembre - Seconda giornata del festival
Teatro fondazione Collegio S.Carlo – Via S.Carlo,5
In collaborazione con RAI 2 Palcoscenico
Replica di Venerdì 21
15.00/19.30 – VIDEODANZA E VIDEOTEATRO
In collaborazione con Riccione TTV Festival
ORE 15.30 – Proiezione di"Emilia Galotti"
Regia di Hannes Rossacher, Germania 2002, 70’
ORE 17.00 – Proiezione di “Nora”
Regia di Hannes Rossacher, Germania 2006, 120’
Dallo spettacolo omonimo di Thomas Ostermeier. Su testo di Henrik Ibsen scene Jan Pappelbaum. Costumi Almut Eppinger. Musica Lars Eidinger con Jorg Hartmann, Anne Tismer, Lars Eidinger, Jenny Schily Kay, Bartholomaus Schulze, Agnes Lampkin. Produzione ZDF Theaterkanal, 3Sat. Germania 2003, 120’. Distribuzione ZDF Theaterkanal.
Casa di bambola torna prepotentemente sulle scene europee degli ultimi anni rivelando la piena attualità di tematiche e percorsi (come ha dimostrato anche nella scena italiana il Teatrino Clandestino nella sua versione a due del plot: Si prega di non parlare di…). Thomas Ostermeier, regista principale della Schaubühne am Leniner Platz di Berlino, ha al suo attivo soprattutto un cospicuo numero di incursioni nel repertorio contemporaneo, che gli hanno dato la popolarità in tutta Europa (da Shopping & Fucking a Disco Pigs, passando per Crave). Mentre una sua precedente incursione in un classico, La morte di Danton di Büchner, non aveva suscitato entusiasmo, questa sua Nora attualizzata ha avuto ampio riscontro in Germania, con numerose segnalazioni all’interno dell’annuale rassegna Theatertreffen, che propone il meglio dai paesi di lingua tedesca secondo la selezione di una giuria di critici. L’idea è semplice: mettere a confronto miti e ritmi della borghesia ottocentesca, con quella attuale, piagata di yuppismo e con meno scrupoli, cercando di ricreare lo shock che l’originale esercitò sul pubblico (con tanto di finale a effetto); in una dinamica estremamente tesa, risalta soprattutto una costruzione drammaturgica efficace, agìta con precisione da un gruppo di attori affiatati.
DANZA E FILM
ORE 18.15 – Proiezione di “Les Guerriers de la beauté”
Regia di Pierre Coulibeuf
Les Guerriers de la beauté nasce dall'incontro tra Pierre Coulibeuf e l'artista fiammingo Jan Fabre. Il film è una trasposizione dell’immaginario del coreografo, che inscena in uno spazio sospeso una serie di quadri e azioni fisiche come fantasmagoria ispirata alle sue creazioni per la scena. Il film è un labirinto con entrate multiple, dove un’ Arianna in abito da sposa (il 'demone del passaggio'?) guida e fuorvia lo spettatore in un universo fatto di metamorfosi, di doppie personalità e strani rituali. Tra gli interpreti figurano due muse di Fabre, le performer Els Deceukelier e Erna Omarsdottir, e ancora William Forsythe e Wim Vandekeybus.
Regista dei passaggi e delle metamorfosi, il film-maker francese Pierre Coulibeuf ha realizzato sino ad oggi una ventina di produzioni video-cinematografiche all'interno di un progetto interdisciplinare che mette in contatto arti visive, cinema, fotografia, performance, letteratura e pittura in un gioco di relazioni variabili.
17,30 – OMAGGIO A GIUSEPPE BERTOLUCCI
Sala Truffaut - Via degli Adelardi, 4
Proiezione del film “Il dolce rumore della vita”
Alla vigilia del saggio di fine corso, Sofia, giovane allieva in una scuola di recitazione, scopre che Bruno, il maestro di cui è innamorata, è omosessuale. Delusa, scappa e prende un treno per tornare al nord, in famiglia. Durante la notte vede del sangue sulla porta della toilette, trova un neonato abbandonato: fuori, nella piccola stazione, una ragazza si allontana di corsa. Sofia non fa a tempo a raggiungerla. Decide allora di tenere il bambino come se fosse figlio suo, dicendo a tutti che il padre è morto. Cinque anni dopo, Sofia recita per le scuole in una compagnia di sole donne. Il bambino è con lei, si chiama Bruno e la chiama mamma. Nello stesso teatro, la sera, arriva il maestro Bruno. I due si incontrano e Sofia, come sottile vendetta, gli fa balenare il sospetto che quel ragazzino possa essere frutto della loro relazione. Passano dieci anni. Sofia, attrice ormai famosa, si cimenta a teatro. In camerino Bruno, quindicenne, crede di riconoscere suo padre nell'intervista ad un uomo malato terminale di Aids. La conferma arriva, quando l'intervistato dice di avere un solo rimpianto: non aver potuto offrire l'amore dovuto al figlio che non ha mai visto. Bruno ha una reazione violenta, vuole sapere dalla madre la verità. Di notte in un bar, Lolita, la giovane proprietaria, racconta a Sofia la storia di un figlio abbandonato anni prima. E' la vera madre e, stavolta, Bruno capisce. Allora a sua volta, ripete a Sofia tutto lo svolgimento dei fatti, come se si parlasse di altre persone. Il castello di bugie costruito da Sofia in tanti anni forse sta per crollare.
21.00 – SAGGIO SPETTACOLO
Piazza Grande
Spettacolo: “Arlecchino educato dall’amore”
Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, Milano
Regia Fulvio Vanacore
La nobile ed elegante Fata, promessa sposa del grande incantatore Merlino, perde la testa per il giovane e rozzo Arlecchino, il quale le preferisce la ruspante pastorella Silvia.
Mentre il giorno delle nozze si fa sempre più imminente Trivellino, servitore della Fata, deve convincere la sua padrona a rimettere la testa a segno.
La Fata soffre pene infernali per seguire le vie naturali del suo cuore. Ma l'amore non si fa addomesticare e così Arlecchino, rapito e tenuto prigioniero in una gabbia dorata, le sfugge per seguire la propria felicità con Silvia, che rifiuta un povero pastore di lei innamorato. Tra queste tempeste di passioni Trivellino rischia la sua e la altrui vita per salvaguardare un ordine in cui crede fermamente.
giovedì 20 settembre 2007
- 15.00 - 19.00 - VIDEODANZA E VIDEOTEATRO
Sala Ex Oratorio Palazzo dei Musei - Viale Vittorio Veneto, 5 o Largo Porta Sant’Agostino
Dallo spettacolo omonimo di Michael Thalheimer. Su testo di Gotthold Ephraim Lessing. Musiche di Bert Wrede. Scene e costumi Olaf Altmann con Katrin Klein, Regine Zimmermann, Nina Hoss, Henning Vogt, Sven Lehmann, Peter Pagel, Ingo Hülsmann. Produzione Zdf Theaterkanal, 3Sat. Distribuzione Zdf Theaterkanal.
Emilia Galotti è uno dei classici per antonomasia del teatro tedesco qui riletto da Michael Thalheimer, nuovo astro della scena germanica, in un’edizione smagliante, che ha avuto successo in patria come in tournée. In una lettura nitidissima, trionfa lo spietato gioco delle passioni e l’analisi finissima del tentativo, vano quanto commovente, di fermare il tempo per evitare che si disperda l’intensità emotiva, a cui si sottopongono tutti i personaggi della pièce, che continuano a mettere in discussione i loro sentimenti, in una diatriba continua. Al centro di un cast di attori eccellente, brilla la performance di Nina Hoss, nota anche per numerose performance cinematografiche e vista anche da noi in Nackt di Doris Dörrie. Dello stesso regista Theaterkanal presenta anche lo spietato Amoretto di Schnitzler narrato con grande rigore, laddove una conversazione superficiale e apparentemente frivola, cela una micidiale osservazione sociale.
Il canale satellitare Theaterkanal è una nuova struttura televisiva tedesca, emanazione della Zdf, che si presenta come uno degli esperimenti più articolati nel campo delle performings arts in Europa.
Per approfondimenti: www.zdftheaterkanal.de
ORE 17.00
“Hedda Gabler” Regia di Hannes Rossacher, Germania 2006, 120’
Dallo spettacolo omonimo di Thomas Ostermeier. Scene di Jan Pappelbaum. Costumi di Nina Wetzel. Musiche di Malte Beckenbach. Sceneggiatura di Marius von Mayenburg. Montaggio di Meike Klingenberg.
Con Lars Eidinger, Katharina Schüttler, Lore Stefanek, Kay Bartholomäus Schulze, Annedore Bauer, Jörg Hartmann
produzione Zdf Theaterkanaal, Arte. Distribuzione Zdf Theaterkanal.
Thomas Ostermeier torna a Ibsen dopo il successo di Nora, con una versione rigorosissima di Hedda Gabler, acclamata al Theatertreffen e presentata nei giorni scorsi da Zdf, incentrata su una protagonista dall’aria quasi infantile, una splendida Katharina Schüttler che provoca continuamente, esprimendo un eros quasi astratto. Il tedium vitae che soffoca l’inquieta signora diviene sempre più soffocante, usando l’efficace décor inventato da Jan Pappelbaum, che ironizza sulla compostezza di un troppo perfetto interno borghese.
- 17.30 - Omaggio a Giuseppe Bertolucci
Sala Truffaut-Via degli Adelardi, 4 (Palazzo Santa Chiara)
Proiezione del film L’AMORE PROBABILMENTE + Buffet
Presente Giuseppe Bertolucci
Introduce Fabrizio Grosoli
Sofia, giovane allieva di una scuola di recitazione, applica alla propria vita gli insegnamenti di tre attrici italiane. Sollecitata da Mariangela Melato, comincia a dedicarsi alla menzogna, pagandone sulla pelle gli effetti perversi. Dopo aver letto un'intervista a Stefania Sandrelli, decide di dire solo la verità, e ne scopre ben presto le potenzialità distruttive. Si avvicina infine all'alta professionalità di Alida Valli, e ritiene giusto abbandonarsi all'illusione dell'arte. Menzogna, verità, illusione: tre momenti non eliminabili nella vita di un'attrice, tre passaggi che procurano dubbi e dolori ma anche danno il senso di un lavoro costante che si muove sulla linea di confine tra arte e vita. Sofia li vive nei riferimenti alla propria vita privata, al rapporto con Chiara e con Cesare, e soprattutto nei colloqui che tutti e tre hanno con il regista, demiurgo nascosto ma non tanto, che osserva, e tira le fila di una vicenda senza inizio e senza fine. Ma ecco, la giornata di lavoro nel teatro di Cinecittà si è conclusa. La troupe se ne va. Sofia è sola. Si appoggia pensosa all'uscita dello studio.
Venerdì 21 Settembre - Prima giornata del festival
11.30 – IL TEATRO IN TELEVISIONE
Retrospettiva video in collaborazione con RAI 2 Palcoscenico
Teatro Fondazione Collegio S.Carlo – Via s. Carlo, 5
Presentano Alida Falloni e Felice Cappa (RAI 2 Palcoscenico)
Presenti Iaia Forte e Lucilla Giagnoni
15.00 – Proiezione "Attraversando un paese sconosciuto"
Liberamente tratto da Corpo Celeste e da altri scritti di Anna Maria Ortese
Drammaturgia Bruno Roberti e Iaia Forte
Regia televisiva Adolfo Conti
ll programma è liberamente ispirato a Corpo Celeste e ad altre opere di Anna Maria Ortese. E' scritto da Iaia Forte con Bruno Roberti, sceneggiatore del film di prossima uscita L'Iguana, tratto dall'omonimo romanzo dell'Ortese.
Direttore della fotografia è Stefano Falivena, che ha fotografato l'ultimo film di Abel Ferrara, Mary, Premio Speciale della Giuria al Festival di Venezia. La regia televisiva è di Adolfo Conti.
16.00 – Proiezione “Vergine Madre. Canti, commenti e racconti della divina commedia”
Di e con Lucilla Giagnoni
Regia Felice Cappa
Uno spettacolo che offre per la prima volta una lettura dantesca tutta al femminile.
…Uno spettacolo essenziale e affascinante, misurato e straordinario, scritto con garbo, recitato con talento e trasporto autentici, capace di fare riflettere, meditare, emozionare. Dedicato a chi ama Dante, a chi vuole essere stimolato intellettualmente anche a teatro, a chi crede che la Letteratura con la ‘L’ maiuscola possa migliorare – un pochino - anche la vita. (Petra Motta, teatro.org)
17.00 – Proiezione “Delirio amoroso”
Di Licia Maglietta su testi di Alda Merini
Regia televisiva Licia Maglietta, Silvio Soldini
Ho costruito questo monologo - spiega Licia Maglietta – lavorando sull’opera di Alda Merini, una delle figure più autentiche del panorama poetico contemporaneo, la cui esistenza ha spesso coinciso con la reclusione in cliniche psichiatriche, nelle quali ha trascorso quasi vent’anni della sua vita, alternando tempi di lucidità a periodi di confusione, scrivendo libri come L’altra verità, Delirio amoroso, Il tormento delle figure e collaborando con prestigiose riviste letterarie. (temacom.org)
18.20 – Proiezione “ Traviata – l’intelligenza del cuore”
di Lella Costa e Gabriele Vacis
Regia televisiva Felice Cappa
…La Costa, nella seconda parte dello spettacolo, racconta, snocciolando cifre, come il corpo delle donne sia ancora offeso e distrutto: i 150.000 incontri al giorno che avvengono a Milano la cui entità le fa esclamare: "Ma quanto lavorano i milanesi!", le 196 donne straniere, per lo più prostitute, uccise in Italia nel 1999. E mentre passano le immagini di donne famose e comuni, di prostitute, di bambine, di donne anoressiche, tutte degne di rispetto perché, come recita la Costa, "ogni donna è stata, ed è, una bellissima bambina che non cerca altro che qualcuno si prenda cura di lei", lo spettacolo si avvia alla conclusione con l’amara constatazione che ancora oggi l’uomo preferisce pagare quello che lo inquieta per poter esorcizzare un potere delle donne che non controlla (questotrentino.it )
15.00/19.00 - VIDEODANZA E VIDEOTEATRO
Sala ex-Oratorio Palazzo dei Musei - Viale Vittorio Veneto, 5 o Largo Porta Sant’Agostino
Con Fabio Bruschi (Direttore TTV)
THEATERKANAL
ORE 15.30 - "Emilia Galotti" Regia di Hannes Rossacher, Germania 2002, 70’
Dallo spettacolo omonimo di Michael Thalheimer. Su testo di Gotthold Ephraim Lessing. Musiche di Bert Wrede. Scene e costumi Olaf Altmann con Katrin Klein, Regine Zimmermann, Nina Hoss, Henning Vogt, Sven Lehmann, Peter Pagel, Ingo Hülsmann. Produzione Zdf Theaterkanal, 3Sat. Distribuzione Zdf Theaterkanal.
Emilia Galotti è uno dei classici per antonomasia del teatro tedesco qui riletto da Michael Thalheimer, nuovo astro della scena germanica, in un’edizione smagliante, che ha avuto successo in patria come in tournée. In una lettura nitidissima, trionfa lo spietato gioco delle passioni e l’analisi finissima del tentativo, vano quanto commovente, di fermare il tempo per evitare che si disperda l’intensità emotiva, a cui si sottopongono tutti i personaggi della pièce, che continuano a mettere in discussione i loro sentimenti, in una diatriba continua. Al centro di un cast di attori eccellente, brilla la performance di Nina Hoss, nota anche per numerose performance cinematografiche e vista anche da noi in Nackt di Doris Dörrie. Dello stesso regista Theaterkanal presenta anche lo spietato Amoretto di Schnitzler narrato con grande rigore, laddove una conversazione superficiale e apparentemente frivola, cela una micidiale osservazione sociale.
Il canale satellitare Theaterkanal è una nuova struttura televisiva tedesca, emanazione della Zdf, che si presenta come uno degli esperimenti più articolati nel campo delle performings arts in Europa.
Per approfondimenti: http://www.zdftheaterkanal.de/
ORE 17.00 - “Hedda Gabler” Regia di Hannes Rossacher, Germania 2006, 120’
Dallo spettacolo omonimo di Thomas Ostermeier. Scene di Jan Pappelbaum. Costumi di Nina Wetzel. Musiche di Malte Beckenbach. Sceneggiatura di Marius von Mayenburg. Montaggio di Meike Klingenberg.Con Lars Eidinger, Katharina Schüttler, Lore Stefanek, Kay Bartholomäus Schulze, Annedore Bauer, Jörg Hartmannproduzione Zdf Theaterkanaal, Arte. Distribuzione Zdf Theaterkanal.
Thomas Ostermeier torna a Ibsen dopo il successo di Nora, con una versione rigorosissima di Hedda Gabler, acclamata al Theatertreffen e presentata nei giorni scorsi da Zdf, incentrata su una protagonista dall’aria quasi infantile, una splendida Katharina Schüttler che provoca continuamente, esprimendo un eros quasi astratto. Il tedium vitae che soffoca l’inquieta signora diviene sempre più soffocante, usando l’efficace décor inventato da Jan Pappelbaum, che ironizza sulla compostezza di un troppo perfetto interno borghese.
17.30 - OMAGGIO A GIUSEPPE BERTOLUCCI
Sala Truffaut - Via degli Adelardi, 4
Proiezione del film "L'amore probabilmente" + rinfresco
Presente Giuseppe Bertolucci
Introduce Fabrizio Grosoli (Fandango)
Sofia, giovane allieva di una scuola di recitazione, applica alla propria vita gli insegnamenti di tre attrici italiane. Sollecitata da Mariangela Melato, comincia a dedicarsi alla menzogna, pagandone sulla pelle gli effetti perversi. Dopo aver letto un'intervista a Stefania Sandrelli, decide di dire solo la verità, e ne scopre ben presto le potenzialità distruttive. Si avvicina infine all'alta professionalità di Alida Valli, e ritiene giusto abbandonarsi all'illusione dell'arte. Menzogna, verità, illusione: tre momenti non eliminabili nella vita di un'attrice, tre passaggi che procurano dubbi e dolori ma anche danno il senso di un lavoro costante che si muove sulla linea di confine tra arte e vita. Sofia li vive nei riferimenti alla propria vita privata, al rapporto con Chiara e con Cesare, e soprattutto nei colloqui che tutti e tre hanno con il regista, demiurgo nascosto ma non tanto, che osserva, e tira le fila di una vicenda senza inizio e senza fine. Ma ecco, la giornata di lavoro nel teatro di Cinecittà si è conclusa. La troupe se ne va. Sofia è sola. Si appoggia pensosa all'uscita dello studio.
Per avere informazioni su tutti gli appuntamenti in programma, consultate il file .pdf
Gli incontri, le proiezioni e gli spettacoli sono a ingresso gratuito.