La palma della più apprezzata giovane attrice italiana dell’ultima stagione teatrale è andata a Marina Occhionero, mentre il Premio Giuseppe Bertolucci alla migliore attrice straniera tra le nuove generazioni è stato assegnato a Darya Zhovner, già vista in Tesnota, audace opera prima di Kantemir Balagov. Premiata, nell’ambito della serata al Teatro delle Passioni di Modena, con il Premio Virginia Reiter alla Carriera anche Maria Paiato. Padrini della serata sono stati Hossein Taheri e Stefano Santospago. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Marina Occhionero diplomata presso l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma e il Conservatoire d'Art Dramatique di Parigi si è aggiudicata il XV Premio Virginia Reiter. Il prestigioso riconoscimento, che da ventiquattro anni omaggia la grande interprete modenese - vissuta tra fine Ottocento e Novecento e prima capocomica italiana - è stato assegnato ieri sera presso il Teatro delle Passioni di Modena. Il VII Premio Giuseppe Bertolucci alla migliore attrice straniera tra le nuove generazioni, intitolato al regista che ha dato tanto impulso al Premio Reiter e ha ideato il Festival omonimo, è invece andato all’attrice russa Darya Zhovner. Attribuito anche il Premio Virginia Reiter alla Carriera alla grande interprete Maria Paiato. I Premi, consegnati dai Padrini Hossein Taheri e Stefano Santospago sono stati assegnati grazie al sostegno di BPER Banca da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco, Gianfranco Capitta, Maria Grazia Gregori e Maurizio Porro e dalla direttrice artistica della manifestazione Laura Marinoni, che ha motivato così la scelta della vincitrice del Reiter: “Favorevolmente convinti dalla complessità e dalla maturità delle tre giovani attrici, impressionati dalla loro consapevolezza e dall'apertura alle diverse sfaccettature della professione, i componenti della giuria riconoscono quanto sia difficile arrivare a una scelta univoca, soprattutto in questa occasione, viste le spiccate qualità delle tre candidate. Dovendo tuttavia operare una scelta, come il regolamento del Premio Reiter richiede, la giuria ha individuato, all'unanimità, una particolare rispondenza allo spirito del Premio, nella personalità, negli interessi, nella varietà di esperienze di Marina Occhionero”.
La Occhionero ha cominciato subito a lavorare in teatro diretta da Oscar de Summa negli spettacoli “Riccardo III” e “La Cerimonia”, poi nella ripresa di “In Cerca d'autore” di Luca Ronconi presso il Piccolo Teatro di Milano e con Cristina Comencini nel suo spettacolo “Tempi Nuovi”. La prima esperienza con la telecamera è con “Fuori sede”, cortometraggio diretto da Sergio Rubini; subito dopo esordisce nel film “L'età imperfetta” di Ulisse Lendaro nel ruolo protagonista, è nel cast del film “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi al fianco di Toni Servillo, Alessio Boni e Jean Reno e prende parte all’opera prima di Alessandro Capitani “In Viaggio con Adele”. Recentemente ha partecipato al film “Il primo Re” di Matteo Rovere e “Genitori Quasi Perfetti” di Laura Chiossone, entrambi usciti nel 2019. Nella stagione teatrale è stata in tournée con lo spettacolo “Lettere a Nour” per la regia di Giorgio Sangati con Franco Branciaroli e con “Per il tuo bene” per la regia di Pier Lorenzo Pisano. Nella stagione 2020/21 la vedremo nelle serie Sky “Petra” con Paola Cortellesi e in teatro in una nuova produzione del Teatro Metastasio di Prato diretta da Oscar De Summa.
Il Premio Virginia Reiter è organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione - e sostenuto e patrocinato da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca e Amici dei Teatri modenesi. Quest’anno è stata donna la mano sapiente dell'incisore che ha rappresentato la raffinatezza e il fascino di Virginia Reiter: i gioielli con cui sono state omaggiate le vincitrici del Reiter e del Bertolucci sono stati infatti realizzati da L’artigiano Orafo Modena, il laboratorio di Barbara Pilotti e Maria Antonietta Pacchioni.
Il Festival Virginia Reiter è stato realizzato grazie al sostegno e alla preziosa collaborazione del Caffè delle Passioni di Modena e dell’Istituto storico e della Storia Contemporanea di Modena, mentre l’immagine simbolo del Festival è a cura del giovane creativo dello IED Andrea Marchi.